1 mar 2020
Puratos festeggia il centenario raggiungendo un fatturato di 2 miliardi di euro e ribadendo i suoi solidi principi guida
Il 4 febbraio 2020 Puratos, azienda leader nei settori della panificazione, pasticceria e cioccolato ha compiuto 100 anni. Una pietra miliare celebrata dai suoi 9.500 dipendenti nei 70 paesi in cui il gruppo è presente. Quest’anno, inoltre, per rinnovare il suo profondo impegno nell’innovazione, Puratos inaugura tre nuovi Innovation Centers in tre diversi continenti, firmando anche due nuove joint venture a gennaio, in Kenya ed Etiopia. Il gruppo è già proiettato verso i prossimi 100 anni che saranno anni in cui mostrerà sempre più impegno verso le persone e le generazioni future, nonché una costante attenzione all'innovazione, alla salute e al benessere.
Commentando questa importante pietra miliare per il gruppo, il CEO di Puratos Daniel Malcorps ha dichiarato: “Il nostro centenario è l'opportunità per riaffermare la nostra vision e i nostri valori: un solido approccio scientifico, una costante attenzione verso l’innovazione e una convinzione forte dell’importanza che svolgerà il cibo nella società, con massimo focus sui concetti di salute e benessere."
Per un intero secolo, il focus è stato l'innovazione. Puratos è nata in un garage belga, diventando una piccola realtà a conduzione familiare che aveva l’ambizioso obiettivo di semplificare la vita di panettieri e pasticceri: oggi Puratos è diventata uno dei principali produttori mondiali di ingredienti.
Tante le innovazioni lanciate sul mercato nel corso dei decenni, dal lancio del primo pane brandizzato chiamato “Pura-Malté”, a quello dell'ormai leggendario miglioratore per panificazione T-500. Oggi Puratos investe il 2,7% del proprio fatturato annuo in ricerca e sviluppo: il gruppo conta circa 10.000 dipendenti in tutto il mondo, di cui più di 1.000 esclusivamente dedicati agli oltre 70 centri di ricerca e sviluppo e 90 Innovation Centers in tutto il mondo. A completare questi numeri, nel corso di quest’anno ci sarà il lancio di tre nuovi Innovation Centers che saranno costruiti a Taiwan, in Brasile e in Messico. In Europa, l'attuale Innovation Center spagnolo sarà completamente rinnovato con strutture all'avanguardia per fornire ai clienti tutti gli strumenti di cui hanno bisogno per incrementare il loro business.
Puratos è sempre stata un pioniere quando si parla di salute e benessere; già negli anni ’20, quando il gruppo lanciò il suo pane Pura-Malté, si parlava di pane salutistico, in quanto era realizzato con un mix di germe di grano tostato, malto e crusca, estremamente rivoluzionario per i suoi tempi. Oggi, questo impegno rimane primario più che mai.
Taste Tomorrow, la più grande ricerca al mondo sul consumo di prodotti da forno, pasticceria e cioccolato, conferma che la salute è ancora uno dei criteri chiave per i consumatori quando acquistano prodotti da forno. Puratos lavora costantemente con i clienti per migliorare il valore nutrizionale dei loro prodotti ed ottenere etichette più chiare, "più pulite", ossia con meno numeri E, nonché alternative di ingredienti biologici e di origine vegetale. La salute e il benessere continuano ad essere la priorità nei processi di sviluppo dei prodotti e l'azienda lavora costantemente per offrire soluzioni con il più alto valore nutrizionale possibile senza compromettere il gusto o la qualità.
Già nel 1955 Puratos puntava all'espansione internazionale, iniziando ad esportare i prodotti nei Paesi vicini. Negli anni '90, con una serie di acquisizioni strategiche, l’azienda si è estesa in gran parte del mondo. Oggi, oltre il 90% del fatturato del gruppo è generato al di fuori del Belgio; di questo, quasi un terzo proviene dai mercati emergenti.
Quest'anno, Puratos rafforzerà la sua posizione all'estero, in particolare nel continente africano, con la creazione di due joint-venture in Kenya ed Etiopia. Questa presenza consentirà di localizzare la produzione e sviluppare nuovi prodotti e concept utilizzando materie prime locali.
Un esempio dell'impegno di Puratos per la sostenibilità è il suo approccio rivoluzionario all'approvvigionamento responsabile del cacao. A differenza di altri programmi di sostenibilità del cacao, Cacao-Trace punta sulla qualità piuttosto che sulla quantità. Attraverso Cacao-Trace, Puratos aiuta gli agricoltori a coltivare fave di cacao di qualità superiore, consentendo loro di ottenere guadagno extra, proprio grazie alla qualità. Questa strategia a valore aggiunto sta producendo impatti tangibili sul reddito degli agricoltori e del loro stile di vita. Grazie a questo programma, l'agricoltura rimane un'attività attrattiva sia per loro che per le generazioni future, garantendo la coltivazione di cacao negli anni a venire.
Come azienda familiare, Puratos ritiene che sia importante che il suo “impatto” nel mondo vada oltre il valore puramente economico e di business: per raggiungere questo obiettivo ha realizzato la Bakery School Foundation. Quando l’azienda si è estesa in India, è stata colpita dalla mancanza di opportunità educative e di crescita professionale per i giovani. Inoltre, se da un lato Puratos si è resa conto di quanto fosse arduo trovare Technical Advisor qualificati, dall’altro, anche i suoi clienti avevano forte carenza di esperti panettieri, pasticceri e cioccolatieri.
Al fine di aiutare i meno fortunati e insegnare loro le abilità necessarie per lavorare nel settore, Puratos ha deciso di aprire una scuola di panificazione, trasformatasi nel tempo in una fondazione. Oggi, la Bakery School Foundation ha già investito in scuole di panificazione in India, Brasile, Messico e Sudafrica. Entro il 2030, la Bakery School Foundation aspira a formare 1.000 giovani dei Paesi in via di sviluppo al fine di farli diventare abili professionisti del settore. Il CEO di Puratos Daniel Malcorps conclude: “Stiamo già guardando ai prossimi 100 anni in termini di innovazione, sostenibilità ed espansione. Abbiamo già raggiunto un fatturato di 2 miliardi di euro e puntiamo a raggiungere i 5 miliardi entro il 2030. Ciò sarà possibile grazie alle persone giuste, a tutti i livelli, dai dipendenti ai membri del CDA”.